LANDAI – Poesie brevi per la libertà delle donne

Un’azione forte e sostenuta da autrici e associazioni contro la violenza alle donne attraverso la poesia: “LANDAI – Poesie brevi per la libertà delle donne” è il titolo del libro che sarà presentato dalle curatrici venerdì 13 settembre 2019 prossimo a Torino, in Palazzo Cisterna (ore 17.30) e del quale alcune autrici – in tutto una settantina di poete – daranno lettura il giorno dopo, sabato 14 settembre (ore 14.30), sulla Scalinata della Grande Madre.

 

I landays sono una forma di poesia breve, popolare e antica che le donne pashtun utilizzano in segreto per denunciare le violenze e i soprusi a cui sono sottoposte, spiega Vittoria Ravagli, una delle curatrici. Landays – o landai – è un distico in cui il primo verso è di nove sillabe, il secondo di tredici. Ma, sottolinea, non vi è rigidità nel comporre. La poesia semplice, comprensibile a chiunque e che chiunque può scrivere, è certo uno dei mezzi più potenti e liberi per dare messaggi immediati, forti, che si fissino nelle menti in modo indelebile. Con la poesia si sono fatte conoscere nel mondo le lotte dei popoli oppressi, si sono tramandate per secoli le storie delle genti dimenticate. L’amico poeta Marco Ribani ha pensato alla possibilità che i landai vengan usati “come arma internazionale di denuncia delle donne contro la società maschilista e le violenze famigliari”: intuizione preziosa.

Così, dal primo incontro nei Giardini del Guasto di Bologna promosso con il  Gruppo Marija Gjmbutas, il 28 settembre 2013, passando attraverso eventi svoltisi a Sasso Marconi, Venezia, Marghera, Massa Lombarda, poi ancora Bologna e in altri luoghi con studenti soprattutto nelle scuole, e Torino (dove è stata creata una specifica sezione Landai del Premio di poesia “Rodolfo Valentino – Sogni ad occhi aperti”) fino ad arrivare in Sud America, ad oggi sono stati scritti migliaia di Landai, dei quali il libro che sarà presentato e letto a Torino dà una prima selezione, accompagnata da una ricostruzione del percorso virtuoso che ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento poetico.

Scritti di: AHMED – AKBAR – ANTOLISEI – ANTONELLINI – ARISTIMUNO – BARINA – BARUTTI – BASILE – BERTONCIN – BORRELLI – BORRUSO – CAPPELLETTI – CASTELLUCCIO – CATANZARO – CAVALERA – CIMATTI – CUCCONI – DEGLI ESPOSTI – DI LAURO – DI RIENZO – DI MARCO – FALÀ – FAVARETTO – FAVARO – FEDERICI – FERRARA – FERRARINI – FERRARESSO – FINZI – GASTALDO – GATTI LINARES – GENTILINI – GHENZOVICH – GUIDORIZZI – JANDOLO – LUSSU – MAGAZZENI – MAILLI – MARCHIONNI – MARCONI – MOLDI RAVENNA – MONGIOI – MONTI – MORETTI – MORONE – NUVOLI – NUZZO – ORBETELLO – PACILIO – PALTRINIERI – PARMA – PAPAZZONI – PENNECCHI – PIOLANTI – POLLASTRI – POLUZZI – RADOUEN – RASCHILLÀ – RAVAGLI – RIBANI – RICCI – RIGATO – ROLDAN – ROSTAGNO – ROTA – ROTA – RUGGIU – SANTORO – SARACENI – SERRA – TOSI – VIAN – VIRGILI – VOLPATO – ZOLI – ZARMINA “RAHILA” – ZUNICA.

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