BOOMERANG | Tomaso Kémeny

Venerdì 16 marzo 2018 Chicca Morone e Sandro Gros-Pietro, presentano la nuova raccolta poetica di Tomaso Kémeny, Boomerang.

Editore: Edizioni del Verri

Anno: 2017

Pagine: 68 p., Brossura

Centro Congressi Unione Industriale di Torino – Via Vela 17

Sala Piramide

 

E’–vento di poesia

POETI MITOMODERNISTI PER UNA RINASCITA DELL’OCCIDENTE
Sabato 18 maggio 2013
Villa Shelley – San Terenzio – La Spezia

Organizzazione e direzione artistica: Massimo Maggiari e Angelo Tonelli
Saluto di Marco Caluri sindaco di Lerici
Reading degli studenti del corso di poesia del College of Charleston
Interventi musicali: Antiqua Lunae – Antonella Tronfi (soprano)
Installazioni: Giuliano Diofili, Elisa Corsini
Ospiti: Luca Mangiante (Chef Osteria Lucchin) – Antonio Attini (Fotografo) – Flaminio Di Biagi e Grazia Sotis (Loyola University Chicago)
Performance fotografica di Andrea Gravano
Concerto per arpa celtica: Vincenzo Zitello

20 poeti di fama internazionale provenienti da tutta Italia hanno occupato simbolicamente Villa Shelley in nome dell’anima, con l’intento di scavalcare il reale in nome della libertà, liberi da ogni condizionamento culturale, religioso, politico in una cornice altamente poetica, quella del Golfo,  sulle orme dei poeti e degli artisti che vi soggiornarono e ne decantarono al mondo le bellezze.

“La menzione “Golfo dei Poeti”, coniata il 30 agosto del 1910 da Sem Benelli – affermano il sindaco Marco Caluri e l’assessore alla cultura Olga Tartarini – ha fatto la fortuna del nostro Golfo. Con questo nome le nostre località sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Non a caso, molti furono gli artisti e i poeti che soggiornarono nei nostri luoghi, come Lord Byron, David Herbert Lawrence e appunto Percy Shelley, che con la moglie Mary scelse di abitare a San Terenzo dove rimase fino alla morte, nel corso di un naufragio avvenuto proprio nelle acque del mare da lui tanto amato. Ecco quindi che nel nostro territorio la poesia ha radici profonde e l’appuntamento di oggi, rappresenta un’occasione speciale per ricordarlo”.

Alle ore 17.00 dalla terrazza di Villa Shelley, i poeti hanno partecipato a un gesto rituale in onore di Shelley e della poesia romantica, e liberando mongolfiere poetiche con messaggi di rigenerazione per l’Occidente.

Un omaggio alla poesia, in un intreccio fra cultura romantica e linguaggi legati alla contemporaneità, è stato portato da Giuseppe Conte, Tomaso Kemeny, Mario Baudino, Isabella Vincentini, Gabriella Galzio, Francesco Macciò, Chicca Morone, Massimo Morasso, Giulio Viano, Isabella Tedesco Vergano, Silvia Venuti, Paola Pennecchi, Luisa Papa, Lucetta Frisa, Adele Desideri, Marco Ercolani, Beppe Mariano, Lamberto Garzia, Angelo Tonelli e Massimo Maggiari.

Subito dopo, nel parco della villa, i poeti si sono radunati per una lettura collettiva dell’Ode al vento d’Occidente di Shelley e per un reading individuale sui temi del mito, della bellezza, e della rigenerazione etica e spirituale.

Nell’esibizione, i poeti sono stati accompagnati dal concerto in tre atti di Vincenzo Zitello, il più grande interprete vivente di arpa celtica.
Il tutto è stato completato con la performance fotografica di Andrea Gravano, gli interventi musicali del gruppo Antiqua Lunae, con Alessandro Cucurnia, Nicola Caleo, Daniele Dubbini, il soprano Antonella Tronfi e le installazioni di Giuliano Diofili, Elisa Corsini e Anna Ferrari.
Fra gli ospiti della serata, i critici letterari Flaminio Di Biagi, Grazia Sotis della Loyola University, lo chef Luca Mangiante, Ugo Gervasoni, anglista; Antonio Attini, fotografo e Anne Lowdes, english reader.

Visualizza la raccolta poetica realizzata in occasione dell’evento:

E-vento di poesia

Celebro la poesia di Tomaso Kemeny

CELEBRO LA POESIA
Celebro la poesia
che alle altre non somiglia:
scorre nelle vene azzurre dell’aria
per tingere di desiderio i cieli
e di gemme e di fiori incorona
la mai sazia d’amore.
Lei sola sfida il terrore senile
dell’avventura e accende il tramonto
a sospendere la lacrima stellata
della notte sovrana. Celebro lei,
la poesia che nel sangue germoglia
e ogni cosa decrepita muta
nella rosa di luce
che il mondo risveglia.
Tomaso Kemeny

Celebro la poesia

https://www.facebook.com/citta.diurbino/videos/987698737915698/

Sulla futura bellezza del mondo di Tomaso Kemeny

Monti, mari, fiumi, boschi, ruscelli, cascate, fiori (nonostante il diffuso inquinamento), nonché astri e costellazioni, corpi e volti umani ci permettono di distinguere diverse e specifiche manifestazioni della bellezza, manifestazioni la cui osservazione può permetterci di sciogliere indefiniti nodi problematici concernenti il senso della vita dell’universo.
Si tratta di forme di bellezza in mutamento e formazione nel tempo secondo meravigliose metamorfosi che caratterizzano non solo la morfologia della bellezza naturale, ma anche dello sviluppo dell’arte letteraria, figurativa, musicale e di tutte le attività creative di cui l’uomo si dimostra capace.
Il processo metamorfico, ma circolare, che caratterizza il nostro universo, fa presagire una evoluzione in grado di integrare nel presente il passato salvando il futuro dagli abissi dell’insignificanza. Si intende, come auspicabili, le trasformazioni della bellezza in grado di diffondere, nel tempo terrestre e storico, il prevalere delle etica del dono sull’etica del possesso.
L’evento del 14 dicembre 2013 a Torino conferma l’avanzamento del fronte mitomodernista in lotta per la Bellezza.

Tomaso Kemeny.